Le nostre anime hanno mosso i primi passi su questa Madre Terra molto e molto tempo prima di quello che oggi gli studiosi ritengono. Secondo le tradizioni indigene custodite da alcuni sciamani noi siamo arrivati su questo pianeta circa 18.000.000 di anni fa. Sebbene la nostra "specie" sia relativamente più giovane, ovvero nata 750.000 anni fa, sappiamo per certo quale fu la prima azione compiuta dai nostri antenati: accendere un fuoco.
La nostra anima ha un costante bisogno di ricordare la sua origine divina, la Fonte che l'ha generata, e può farlo davanti ad un sacro fuoco. Perché il fuoco è un cuore che arde-è il cuore dell'universo e anche il nostro cuore; il fuoco è il Figlio dell'Altissimo e la Creazione è cominciata con lui.
Con gli occhi davanti al fuoco, e l'attenzione rapita da qualcosa di inafferrabile, la nostra anima intuisce la Sacra Unità che è insieme Padre e Madre di tutto l'universo visibile e invisibile.
Così la fiamma non è più una fiamma qualsiasi ma diventa in verità il flusso d'amore che emana dal nostro cuore; e la caverna o la notte stellata non sono più la caverna o la notte stellata, ma diventano l'Infinito Spirito di Grazia che avvolge ogni cosa e che scorre da cuore a cuore.
La Volontà d'Amore è il Padre, lo Spirito di Grazia è la Madre, ma nel cuore che contempla il fuoco della creazione, essi tornano ad essere una Sacra Unità.
E mentre ci dimentichiamo di noi stessi, del nostro passato e della nostra maschera sociale, noi ora sappiamo solo una cosa: che siamo Suoi Figli.
Che il Grande Mistero ci aiuti a rimanere sempre vicini al Cuore della Creazione.
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