lunedì 31 gennaio 2011

Candelora o la festa della Luna Bianca

Candelora o Festa della Luna Bianca
si celebra il 2, il 3, dal 7 al 9 o il 12 di Febbraio
ed è il tempo della purificazione e dell'aumento della Luce.

-Introduzione-
Anticamente, questa festa veniva celebrata alla Luna Nuova di Febbraio e segnava sia il momento della purificazione dall'inverno e dal vecchio anno, sia la benedizione sull'anno appena cominciato.
In questo momento l'energia della Terra sta ripercorrendo la sua strada dal Mondo di Sotto per poter riemergere completamente in primavera assicurando la fertilità dei campi e della nostra vita spirituale.
Nella natura, il rituale porta purificazione dall'inverno e aiuta la Dea Giovane a risalire dalle profondità della Terra; nell'Anima, il rituale porta purificazione dalle tossine psichiche e spirituali e dona forza all'obiettivo che desideriamo manifestare nella nuova Ruota delle Stagioni.

-Occorrente per il rituale-

Il vostro altare, con una raffigurazione della Dea Madre;
Tre pietre grosse quanto un pugno;
Due candele bianche e una arancione;
Un goccio di latte in una conchiglia o coppetta;
Incensiere e incenso (di vostra scelta) oppure alloro, salvia o lavanda e materiale per bruciarle durante il rituale;
Un seme (bulbo) a vostra scelta

-Preparazione-

L'altare deve essere rivolto a nord e coperto con una stoffa bianca pulita, sul fondo sistemate l'immagine della Dea tra due candele bianche; al centro sistemate le tre pietre di modo da formare una piccola montagna con l'incensiere sulla sinistra, la candela arancione sulla destra e la coppetta di latte davanti. Poggiate il seme alle pietre, dietro il latte.
Prima del rituale fate un bagno di purificazione e, se potete, passate del tempo nella natura. Se vi sarà possibile celebrare il rituale nella natura ancora meglio!

-Rituale-

Accendete l'incenso o le erbe, spargetene i fumi su capo, fronte e cuore, poi attorno al vostro corpo in senso orario per tre volte; prendete l'incenso e fumigate per tre volte in senso orario lo spazio del rituale iniziando e terminando a nord (che l'altare sia al centro di questo spazio o all'estremo nord non fa alcuna differenza).
Questo vi purifica da energie di disturbo e rende lo spazio adatto al lavoro del rituale.

Sedete davanti al vostro altare e trovate tranquillità dentro di voi respirando lentamente ed in modo profondo; sentite l'attrazione del vostro corpo verso la Terra.

Quando volete accendete le due candele bianche, prima la sinistra e poi la destra; rivolgete le mani in gesto di saluto e, a voce alta o internamente, dite:

"Celebro il tempo della Luna Bianca, quando la Giovane è piena di Luce e la mia Anima è piena di forza!"

Potete usare queste parole o altre che per voi esprimano meglio l'intenzione del momento.
Tenendo gli occhi chiusi, e respirando lentamente, ascoltate la vostra interiorità sino a percepire il movimento dell'energia della vita che si muove dal basso verso l'alto e dall'altro verso il basso, al centro del vostro essere.
Quando sentirete l'energia muoversi dentro di voi, poggiate le mani sulle pietre, lateralmente; percepite l'energia della Terra e unitevi psichicamente a questa forza. Non immaginate! Sperimentate questo processo.

Da quella di destra, accendete ora la vostra candela arancione, il simbolo del vostro obiettivo, e ripete per tre volte:

"Sono Luce nella Notte, sono Seme nella Terra,
 sono Forza della Madre, sono sogno che si avvera!"

Pronunciate queste proiettandovi il vostro potere interiore e concentrandovi sulla fiamma.
Focalizzate il vostro sguardo sulla candela concentrandovi al contempo sul vostro obiettivo spirituale, come se la fiamma fosse in realtà il vostro desiderio; mantenete la concentrazione per il maggior tempo possibile e poi concludete ringraziando il Fuoco con un inchino del capo.

Prendete la coppetta del latte e aspergete per tre volte il seme e le pietre come offerta alla Madre Terra e benedizione del vostro futuro (il seme); poi bevetene un sorso per portare la benedizione della Dea dentro di voi. Potete prendere il seme tra le mani se volete, e concentrarvi il vostro potere e la vostra intenzione per il futuro.

Ringraziate Madre Terra, poi prendete l'incenso e percorrete lo spazio per tre volte in senso orario per concludere il rituale; terminate con le parole usuali:

"Il cerchio è aperto ma mai spezzato."
-Conclusione-

Prendete la candela bianca di sinistra e con essa percorrete, una alla volta, tutte le stanze della casa, iniziando e finendo a nord e muovendovi in senso orario; questo assicura la purificazione della vostra casa grazie al potere del Fuoco. Poi lasciate consumare le candele facendo attenzione che siano sicure nei loro sostegni.
Quando la candela arancione sarà terminata, prendete il seme e piantatelo in giardino o in un vaso. Offrite alla Terra il latte rimasto e conservate le pietre sull'altare.
Mangiate qualcosa per radicarvi nella realtà fisica e poi prendete nota sul vostro diario dell'esperienza vissuta.
Potete dedicare il periodo della Luna Bianca alla meditazione, al silenzio, allo scrivere poesia come mezzo per sintonizzarvi sulla realtà che volete creare, alla purificazione del corpo e della casa.

mercoledì 26 gennaio 2011

La Terra ci sta chiamando, e noi rispondiamo "SI"!

C'è qualcosa nella stregoneria che attira le persone anche se questa tradizione è loro quasi sconosciuta: credo che in quel momento la psiche del soggetto stia percependo una vibrazione già conosciuta in vite precedenti. Questa vibrazione, la verità della stregoneria, ha a che fare essenzialmente con la filosofia di vita che caratterizza le persone che abbracciano la spiritualità della Dea. Il messaggio della stregoneria è quelle di tornare alla terra sia dal punto di vista materiale che da quello spirituale. Nella mente di tutti noi dovrebbe farsi strada l'immagine di quella donna che danza sulla cima della montagna al suono del tamburo...il suo canto è una armonia che risuona insieme a quella degli alberi, degli animali, delle stelle. Il rapporto con la natura e il legame con il cerchio (tribù) sono i caratteri essenziali della stregoneria, indipendentemente dal "grado" con cui essa viene vissuta nella propria quotidianità.
Nei miei cerchi parlo spesso della Chiamata e delle varie forme che essa assume: la Chiamata che viene ricevuta da un sacerdote o da una sacerdotessa è differente da quella che ricevono coloro che cercano l'iniziazione nella stregoneria e da coloro che scelgono di vivere la parte comunitaria, allargata di questa religione come parte del loro percorso; il progetto del cerchio di Amama riguarda le ultime due tipologie. Il desiderio di coloro che vogliono lavorare col cerchio di Amama è quello di coloro che vogliono portare guarigione al pianeta e ricordare insieme agli altri la saggezza dei nostri Antenati. Allora è a costoro che io mi rivolgo quando dico che ogni giorno è necessario rinsaldare il nostro legame con la natura. Questa è la Chiamata che tutti sentono, un grido alla non indifferenza, all'impegno, alla voglia di farcela; udire questa Chiamata a volte quasi ci sconforta, perchè ci pone di fronte alla domanda "ma che cosa posso fare io?!" Non c'è bisogno che sia io a dirvelo, possiamo fare tutto. Qualche tempo fa, a seguito di una divinazione, formulai questa affermazione: "la mia Anima si alza in piedi, e porta nel mondo la verità del mio Cuore; attraverso il mio Cuore, la Grande Dea cambia il mondo." Il senso del lavoro del cerchio di Amama è proprio questo: lasciare che l'Anima senta il richiamo della Natura, della Grande Dea manifesta, e rispondere a questo con un primo, forte e fiducioso "Si!"
L'anno scorso, o quello prima ancora, in una serie di sogni gli Spiriti mi hanno dato informazioni preziose circa il mio percorso personale e il mio lavoro come insegnante; in uno di questi sogni mi venne detto di leggere un libro, "Negli occhi dello sciamano" di Hernàn Huarache Mamani; trascrivo qui poche righe significative...

"Certi popoli sono materialmente ricchissimi, ma si allontanano dalla spiritualità, creando disarmonia nella natura, che cercherà, necessariamente, il suo equilibrio. Quando un uomo rincorre un eccessivo materialismo, sopraggiungono malattie o incidenti capaci di distruggerlo. Quando un popolo cammina verso un eccesso di materialismo, la natura si incarica di annientarlo, smuovendo forze ed energie distruttive quali epidemie, guerre, eruzioni vulcaniche, movimenti sismici, diluvi o uragani, mutamenti del clima o catastrofi cosmiche. "[...]
"Stiamo vincendo questa lotta e la vinceremo finchè potremo contare sull'aiuto di uomini pacifici, dal cuore puro e dallo spirito nobile. E' urgente incontrare questi uomini e donne potenti, perchè in loro sono presenti i meccanismi delle forze vitali latenti, capaci di rinforzare i nervi della Terra. Inoltre bisogna ristabilire il contatto con la Madre Terra e difenderne la vita in tutte le sue forme. E' necessario purificarne il sangue, cioè l'acqua dei fiumi, dei laghi e dei mari; assicurare la buona circolazione e la purezza dell'aria, rigenerare i suoi polmoni, cioè la vegetazione, i boschi e le selve. Tutto questo è urgente, perciò dobbiamo lavorare con le persone che amano e difendono la vita." [...]
"Che cosa devono fare gli umani, per evitare una simile distruzione?"
"Devono creare cerchi di armonia, cerchi di preghiera, centri di difesa dell'ecologia della terra, gruppi di ricerca sulla spiritualità perduta e attività che incentivino un maggior amore fra gli umani e gli altri esseri viventi. Questo è urgente perchè le forze positive costituite da esseri eterei che formano lo scudo di protezione della Terra, si stanno debilitando. Solo l'amore, l'altruismo, le preghiere e i pensieri positivi delle persone, potranno ridare loro forza."

Nel prossimo messaggio scriverò come iniziare praticamente a fare questo lavoro insieme. Come dissi al primo cerchio con la mia meravigliosa insegnante e amica Phyllis Curott, "tesso questa rete con la fiducia nel potere delle persone!".

giovedì 20 gennaio 2011

Ricordare la saggezza della Natura

Per me, una strega è quella persona che trova la sua Anima nella comunione con la natura. Come insegnante e sacerdote dell'Antica Religione ho sempre trovato più formativo il portare le persone lontano dalla città, a camminare e formare i nostri cerchi nelle montagne che sono la casa prediletta della Dea.
Così, se oggi mi trovo a dedicare questa pagina a ciò che la stregoneria ha da offrire per la guarigione dell'umanità e del nostro sacro pianeta, è solo grazie all'incoraggiamento e all'ascolto di due cari amici, A. & N.
Negli anni ho avuto modo di vedere quanto sia importante per le persone tendere un filo tra di loro e so che da questa alleanza naturale proviene un potere in grado di cambiare il mondo. 
Nelle pagine che scriverò intendo condividere con la mia tribù quei concetti e quelle pratiche semplici che la stregoneria condivide con il resto delle tradizioni sciamaniche di tutto il mondo: c'è saggezza nella spiritualità dimenticata delle streghe, di coloro che rimanevano fedeli alla Dea della Natura; c'è potere quando un grande cerchio di persone prega per la pace interiore e quella esteriore.
Come strega, ho dedicato la mia Anima alla natura e la mia vita allo studio dei misteri; come sacerdote ho risposto "si" alla chiamata della Dea e questo mi ha aperto ad esperienze di visione, mi ha donato una consapevolezza nuova e mi ha spinto a voler condividere, con coloro che lo desiderano, lo spirito indigeno e tribale della stregoneria.
Si, la stregoneria è una spiritualità tribale e iniziatica; ciò significa che presuppone un percorso di Iniziazione all'interno di un cerchio. 
Nella nostra cultura, anche se le persone chiamate all'Iniziazione nell'Antica Religione sono una minoranza, sempre un maggior numero di persone sta ricordando la bellezza delle vie indigene, della comunità e della ritualità sacra e la stregoneria è in grado di rispondere a questo bisogno.
La Grande Dea chiama in tanti modi, la saggezza della stregoneria può essere una risposta.
Oggi sto dedicando la mia vita all'insegnamento dell'Antica Religione e il primo bisogno che ho incontrato è quello di vivere questo processo di ri-membranza insieme: ricordare insieme, pregare insieme, celebrare insieme e insieme riscoprire la nostra natura. Così, mi piace pensare a questo piccolo lavoro di scrittura che sto per iniziare, come alla sommità di un bassa montagna che si distende verso il mare, o un boschetto di alberi meravigliosi lontano dalla pazzia della città dove l'anima indigena delle persone possa trovarsi per qualche minuto a ricordare insieme; la mia speranza è quella di aprire la maggiormente la vostra visione raccontandovi una parte di saggezza di quella religione primordiale che venne chiamata stregoneria.
Se l'Antica Religione della Dea è tornata per prendere parte alla Grande Anima del Nuovo Mondo, io ed altre persone crediamo sia arrivato il momento di ricordare chi siamo, dove siamo e perchè siamo qui e possiamo farlo tornando insieme alle vie tribali della terra, della natura, dell'anima umana. E forse, in quanto via di realizzazione spirituale, la stregoneria potrà parlarci non solo della Madre Terra e della nostra natura terrena, ma anche della "Grande Dea delle stelle il cui corpo racchiude l'Universo intero" di cui anche la nostra Anima è una stella che brilla.